Il nuovo museo di Atessa
Fra realtà e mito
210 opere su carta della collezione Alfredo e Teresita Paglione
1927-1992
“Alfredo Paglione torna alle origini, a fecondare il territorio della sua infanzia e delle sue radici familiari e culturali con i grandi valori dell’arte e della bellezza”: ci piace cominciare così, con le parole dell’allora sindaco di Atessa Nicola Cicchitti, il racconto del museo che ad Atessa celebra l’opera di Aligi Sassu e insieme la generosità di Alfredo Paglione.
Il museo, nelle sale storiche di Palazzo Ferri, offre una ricca antologia che abbraccia un lungo arco di tempo di un artista che ha lasciato un’orma importante nell’arte mondiale del Novecento. Disegni, acquerelli, pastelli, tempere e opere grafiche in un insieme di grande valore e significato che fanno di Atessa una meta importante per i cultori dell’arte e della bellezza. Un atto di generosità destinato a restare nel tempo e a dare frutti importanti, generazione dopo generazione, grazie al mecenate Alfredo Paglione, che quelle opere ha donato anche a nome di Teresita Olivares, l’indimenticabile compagna della sua vita, che l’attuale sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, ebbe felicemente a descrivere come “la bella orchidea colombiana che – nell’ora del tramonto – aveva messo radici tra le montagne e i lidi d’Abruzzo”
Il catalogo del museo, uno splendido volume pubblicato da Silvana Editoriale nel 2010, reca le firme di Alfredo Paglione ed Elena Pontiggia con contributo critico e apparati di Elsa Betti e un testo (Alfredo Paglione, il dono della bellezza) di Giovanni Gazzaneo.
Museo Sassu Atessa