Sassu in Abruzzo

Il nuovo museo di Atessa

Fra realtà e mito

210 opere su carta della collezione Alfredo e Teresita Paglione

1927-1992

Sassu, Anna Teresa Olivares

Aligi Sassu
Anna Teresa Olivares
1962
pastelli, cm 28×22

Sassu, Le sorelle

Aligi Sassu
Le sorelle
1965
pastelli a cera, cm 35×48

Sassu, Come l'acqua nel fuggire

Aligi Sassu
Come l’acqua nel fuggire
dalla cartella “I cavalli innamorati di Sassu”
1973
litografia a 4 colori, cm 50×65.5 (parte disegnata e foglio)

Sassu, Autoritratto

Aligi Sassu
Autoritratto
Parigi 1934
tecnica mista, cm 31×19

Sassu, Studio per deposizione

Aligi Sassu
Studio per deposizione
1941
acquerello, cm 29.5×21

Sassu, Le nude e la ruffiana

Aligi Sassu
Le nude e la ruffiana
(disegno eseguito nel carcere di Fossano)
1938
acquerello, cm 47×34.5

Sassu, Fucilazione delle Asturie

Aligi Sassu
Fucilazione delle Asturie
dalla cartella “Aligi Sassu, opera grafica”
1935
acquatinta a colori, cm 28.6×22.2 (parte incisa)

Sassu, Cavalieri

Aligi Sassu
Cavalieri
dalla cartella “Fantasie d’amore e di guerra dell’Orlando Furioso”
1974
acquaforte e acquatinta a 4 colori
cm 49×31.8 (parte incisa), cm 59.5×44.5 (foglio)

“Alfredo Paglione torna alle origini, a fecondare il territorio della sua infanzia e delle sue radici familiari e culturali con i grandi valori dell’arte e della bellezza”: ci piace cominciare così, con le parole dell’allora sindaco di Atessa Nicola Cicchitti, il racconto del museo che ad Atessa celebra l’opera di Aligi Sassu e insieme la generosità di Alfredo Paglione.

Il museo, nelle sale storiche di Palazzo Ferri, offre una ricca antologia che abbraccia un lungo arco di tempo di un artista che ha lasciato un’orma importante nell’arte mondiale del Novecento. Disegni, acquerelli, pastelli, tempere e opere grafiche in un insieme di grande valore e significato che fanno di Atessa una meta importante per i cultori dell’arte e della bellezza. Un atto di generosità destinato a restare nel tempo e a dare frutti importanti, generazione dopo generazione, grazie al mecenate Alfredo Paglione, che quelle opere ha donato anche a nome di Teresita Olivares, l’indimenticabile compagna della sua vita, che l’attuale sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, ebbe felicemente a descrivere come “la bella orchidea colombiana che – nell’ora del tramonto – aveva messo radici tra le montagne e i lidi d’Abruzzo”

Il catalogo del museo, uno splendido volume pubblicato da Silvana Editoriale nel 2010, reca le firme di Alfredo Paglione ed Elena Pontiggia con contributo critico e apparati di Elsa Betti e un testo (Alfredo Paglione, il dono della bellezza) di Giovanni Gazzaneo.

Museo Sassu Atessa