Pescara. Museo Vittoria Colonna, 2014
(56 dipinti dal 1968 al 1997 della Collezione Alfredo e Teresita Paglione)
Opere di
Arturo Carmassi
Gastόn Orellana
Claudio Bonichi
Tre grandi artisti che hanno solcato il 900 lasciando tutti un importante segno, tre grandi artisti profondamente legati all’attività di Alfredo Paglione, il gallerista innamorato dell’arte e della sua terra. Le 56 opere che hanno costituito l’esposizione al Museo Colonna sono unite da un sottile filo rosso ben identificato dal marchio scelto per questa preziosa collettiva: “Tradizione e modernità”, concetti solo apparentemente contrapposti che costituiscono il fulcro di quel fascino dell’immagine sempre inseguito da Paglione nella sua attività di mercante d’arte e di mecenate convinto oltre ogni ragionevole dubbio del fatto che, inevitabilmente, la bellezza salverà il mondo. Purché ad abitarlo ci sia anche chi – in particolare i giovani cui sempre il gallerista ha rivolto uno sguardo di speranza – quella bellezza voglia ammirarla, apprezzarla, farne tesoro per la propria stessa esistenza.
Carmassi, Orellana e Bonichi sono artisti diversi per formazione e per l’espressione della propria personale ispirazione. Eppure il filo rosso – così ben delineato dal catalogo della mostra, a cura di Sandro Parmigiani, pubblicato da Ianieri Edizioni – c’è ed è palese. Tradizione e modernità, nel segno di quella immagine che è anche nel nome e nel logo della Fondazione cui Paglione ha affidato la valorizzazione e la sorveglianza delle proprie donazioni. Segno di una coerenza di scelte e di percorsi in cui l’esposizione con Carmassi, Orellana e Bonichi si innesta alla perfezione come parte di un puzzle che va costruito con infinita pazienza pur sapendo che, per quanto ci si sforzi di completarlo, ci sarà sempre un altro pezzo da aggiungere…