MUSEO D’ARTE COSTANTINO BARBELLA
Palazzo Martinetti Bianchi
via Cesare De Lollis, 10
66100 Chieti
Orari d’apertura
da martedì a sabato 9-13
martedì e giovedì 15-18
prima domenica del mese 9-12
Per informazioni:
tel. 0871.330873
“Non esisteva sino a oggi un museo che di tale vicenda [l’arte di matrice figurativa nella storia dell’arte del XX secolo], nei risvolti soprattutto italiani, fornisse un articolato resoconto”: queste parole, tratte dalla presentazione di Gianfranco Bruno, sintetizzano nel migliore dei modi l’importanza di Arte per Immagini da De Chirico a Lopez Garcia, la collezione che la generosità di Alfredo e Teresita Paglione ha voluto donare a Chieti.
Un complesso logico e ben strutturato di 101 opere, tele e sculture, che già da qualche anno rappresenta una preziosa attrattiva per il Museo Barbella, contribuendo in maniera fondamentale a porre questo prestigioso sito espositivo ai primi posti in una ideale classifica nazionale.
Al di là del pregio e del significato intrinseco di alcune testimonianze e di alcuni autori – tra gli altri De Chirico, Sassu anche col suo famosissimo dipinto “I Ciclisti” del 1931, Manzù, Campigli, Ortega, Mirò – è l’insieme, sapientemente raccolto negli anni da Alfredo Paglione, gallerista e mecenate, che ha un immenso valore.
Ha un valore immenso anche la persistente generosità di Alfredo che ha affidato le opere a Chieti, rappresentata a suo tempo dalla Provincia.
Le vicissitudini recenti di questo Ente, svilito dalle riforme, hanno fatto sì che la collezione tornasse nella disponibilità del gallerista e tanti musei, anche dall’estero, hanno tentato di opzionarla.
ARTE PER IMMAGINI è invece sempre rimasta nelle sale del Barbella, per esplicita volontà del mecenate che nel 2016 le ha donate al Comune per il patrimonio indisponibile della città e dei cittadini.
Paglione ha anche fatto di più: ha creato proprio a Chieti una Fondazione, significativamente chiamata “Fondazione Immagine”, con lo scopo di curare e “sorvegliare” le sue donazioni alla città e all’Abruzzo, oggi e domani, per garantire continuità alla sua azione nel segno dell’affetto per la sua regione, con una particolare attenzione ai giovani, sempre e comunque nel segno dell’arte e della bellezza.
Luciano Di Tizio
Presidente “Fondazione Immagine” Chieti
L’importante collezione d’arte contemporanea di
Alfredo e Teresita Paglione, ufficialmente acquisita al patrimonio
indisponibile del Comune, è la conferma dello straordinario
amore dei coniugi Paglione per l’Abruzzo ed è
un altro tassello di quel mosaico fatto di eccellenze culturali,
artistiche e storiche che rendono Chieti tra le maggiori
protagoniste dell’offerta culturale regionale. Questa
donazione, segno tangibile della magnanimità dei
Paglione, rende fruibile, in forma permanente, presso il
Museo d’Arte “Costantino Barbella”,una collezione capace
di suscitare emozioni ed attrarre visitatori. Come scrive lo
stesso Alfredo Paglione nel suo libro “Una vita per la bellezza”,
egli ha voluto rendere visibile la sua sfida a favore dell’arte
per immagini condotta nel corso di una vita creando,
nella sua regione, la possibilità, soprattutto per i giovani, di
contemplare la bellezza. Esprimo la gratitudine di tutta la
città ad Alfredo, straordinario simbolo di chi è partito
dall’Abruzzo e ha saputo realizzarsi nella vita, mai dimenticando
le proprie origini al punto da voler condividere il
suo straordinario patrimonio con la terra in cui è nato.
Umberto Di Primio
Sindaco di Chieti
[…] Arte per immagini significa un’arte di rapporto,
un’arte di comunicazione esplicita, o per lo meno un’arte
che ha trovato il termine medio in cui la soggettività dell’artista
s’incontra con la soggettività dello spettatore. Il termine
medio è appunto l’immagine come terreno comune
d’intesa, come punto non ermetico di convergenza, come
linguaggio aperto, non sigillato. Vuol dire forse tutto ciò
che l’immagine collegata ai motivi riconoscibili della realtà
cessa di essere suggestiva, intima, misteriosa? Max
Beckmann diceva che l’unica strada per l’invisibile è il
mondo visibile. È la nostra condizione! L’immagine quindi
è la chiave o il tramite di questa conoscenza. E invisibile
non è parola che voglia indicare qualcosa fuori dalla realtà,
bensì la sostanza della realtà, la zona più profonda dei
sentimenti, il momento più recondito delle circostanze, il
lievito più segreto di un accadimento. Arte per immagine
quindi come dialogo attivo fra l’artista e gli altri, come
intento di una comprensione reciproca. Arte per immagine
come spazio di ricerca e segno distintivo per chi, pur in
un tempo così complesso e travagliato come il nostro,insegue
con tenacia i valori autentici e universali della poesia e
della bellezza.
Alfredo Paglione